analisi ciclo di vita del prodotto

Analisi del ciclo di vita (LCA): cos’è e da quali fasi è composta

Analisi ciclo di vita del prodotto: definizione

L’Analisi del Ciclo di Vita, o Life Cycle Assessment (LCA), è uno strumento di analisi che permette una visione olistica sui potenziali impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività umana, dall’estrazione delle materie prime fino alla gestione del fine vita.

Il quadro degli standard internazionali di riferimento comprende le norme: 

  • UNI EN ISO 14040:2006 Gestione ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Principi e quadro di riferimento
  • UNI EN ISO 14044:2006 Gestione ambientale – Valutazione del ciclo di vita – Requisiti e linee guida,
  • ISO/TS 14072:2014 Environmental management — Life cycle assessment — Requirements and guidelines for organizational life cycle assessment.

Le fasi del Life Cycle Assessment (LCA)

Uno studio LCA si compone di quattro fasi, tra loro interconnesse (come riportato in Figura 1).

Struttura analisi del ciclo di vita
Figura 1 – Struttura di uno studio di analisi del ciclo di vita

1. Definizione dello scopo e del campo di applicazione

Durante la prima fase dell’analisi del ciclo di vita del prodotto, in funzione dell’obiettivo dello studio, vengono definiti: 

  • i confini del sistema (spaziali e temporali), 
  • l’unità funzionale rispetto alla quale rapportare i risultati,
  • le categorie di impatto ambientale considerate (come ad esempio Cambiamenti climatici, Scarsità Idrica, Consumo di risorse, Eutrofizzazione dei corpi idrici…).

2. Analisi dell’inventario del ciclo di vita 

Questa fase comprende tutte le attività volte alla raccolta ed elaborazione dei dati relativi a tutti gli input e output (sia in termini di massa che di energia) del sistema produttivo considerato.

3. Valutazione degli impatti ambientali

Gli input e gli output del sistema produttivo individuati nella fase precedente vengono convertiti in potenziali impatti ambientali applicando ai dati di inventario i relativi fattori di caratterizzazione. Si ottiene in questo modo un profilo dei potenziali impatti ambientali, costituito dai risultati delle diverse categorie d’impatto considerate (un esempio è riportato in Figura 2).

Le norme di riferimento contemplano anche una successiva elaborazione (facoltativa) dei risultati ottenuti, mediante le operazioni di: 

  • normalizzazione (i valori di ogni categoria vengono espressi in funzione di un valore di riferimento), 
  • raggruppamento (smistamento e classificazione delle categorie di impatto),
  • pesatura (conversione e aggregazione degli indicatori applicando fattori di pesatura).
Esempio analisi impatti ambientali
Figura 2 – Esempio di profilo dei potenziali impatti ambientali

4. Interpretazione dei risultati

La fase di interpretazione dei risultati permette di derivare conclusioni e raccomandazioni robuste, sulle quali, ad esempio, basare una strategia comunicativa e/o un processo di eco-design.

I principali elementi dell’interpretazione dei risultati sono:

  • identificazione degli hot-spot (vengono individuati i materiali/processi che contribuiscono maggiormente agli impatti complessivi), 
  • valutazioni sulla completezza e robustezza del modello (come analisi di sensitività e incertezza), 
  • definizione delle conclusioni dello studio, anche alla luce delle limitazioni presenti.

Lo strumento del Life Cycle Assessment permette quindi l’ottenimento di una comprensione chiara, trasparente e scientifica delle problematiche ambientali legate ai prodotti e servizi erogati al mercato in un’ottica di ciclo di vita così da permettere la programmazione di azioni per il miglioramento (eco-design).