Nell’ambito del progetto Passaporto Ambientale è stato analizzato il sistema produttivo di un’azienda in un centro storico-artistico vicentino. Lo studio si è concentrato sulla valutazione delle performance ambientali del prodotto realizzato con approccio standard (baseline) da parte dell’azienda, valutando i miglioramenti derivanti dalla variazione delle coltivazioni tramite apposita analisi di scenario che ne mettano in risalto l’efficacia, ottenendo in questo modo il “prodotto migliorato”.
Tali analisi, basate sull’adozione di modelli di valutazione e quantificazione degli aspetti ambientali (ISO 14040-14044 e impronta ambientale di prodotto – PEF), e di modelli di eco-design (ISO/TR 14062), sono finalizzate ad evidenziare l’efficacia degli interventi (tecnicamente ed economicamente fattibili) che l’azienda potrà implementare nel proprio sistema produttivo.
Analisi del ciclo di vita del prodotto
I confini del sistema includono l’intero ciclo di vita del prodotto analizzato, secondo un’applicazione del tipo “from cradle to grave” per la produzione di cereali.
Le seguenti fasi del ciclo di vita sono comprese nel presente studio per i cereali:
- Acquisizione delle materie prime e dell’energia.
- Fase di produzione.
La fase di raccolta dati è stata condotta tramite visite on site e l’utilizzo di apposite schede da compilare per ottenere tutti i flussi di input e output in termini di consumo di massa ed energia ed emissioni nei vari comparti ambientali per il sistema prodotto analizzato.
In termini di impatti pesati, risultano rilevanti (contributo sommato superiore all’80%) le seguenti categorie di impatto per la coltivazione dei cereali:
- Eutrophication terrestrial
- Non-cancer human health effects
Per quanto riguarda i processi rilevanti (contributo sommato superiore all’80%), essi sono risultati essere per la coltivazione dei cereali:
- ammendanti,
- operazioni colturali,
- sementi.
Il miglioramento delle performance ambientali è stato ottenuto mediante annullamento dell’uso di pesticidi e diserbanti unito ad una selezione di colture più produttive, le quali hanno comportato un’ottimizzazione della produzione.