Economia circolare e uso efficiente risorse naturali

Il problema del consumo delle risorse e l’Economia Circolare

Il 15 Maggio 2019, con 9 giorni di anticipo rispetto al 2018 e con più di due mesi di anticipo rispetto alla media globale, è stato l’Overshoot day italiano: questo significa che in poco più di 5 mesi sono state consumate le risorse che il pianeta è in grado di rigenerare nell’intero anno.

L’attuale modello economico, incentrato totalmente sulla crescita economica, deve confrontarsi con la limitatezza delle risorse che il pianeta mette a disposizione. Sicuramente l’esempio più lampante sono le risorse non rinnovabili (minerali e combustibili fossili), ma anche le risorse rinnovabili (come la biomassa) presentano dei limiti se il loro consumo avviene con un ritmo più alto dei tempi necessari alla loro rigenerazione.

Per questo motivo, la rottura del legame tra consumo di risorse e sviluppo economico (Resource Decoupling) è stata individuata come uno degli obiettivi principali della Strategia di Lisbona per la Crescita e il Lavoro (Commissione Europea, 2005). Gli stessi concetti sono stati poi ripresi al punto 12 degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals).

Resource decoupling e impact decoupling
Rappresentazione grafica dei concetti di Resource decoupling e Impact decoupling (UNEP, 2011)

Economia Circolare: un modello sostenibile di produzione e di consumo

Nel corso delle ultime decadi, a livello istituzionale sono stati teorizzati diversi modelli per affrontare il tema delle risorse in un’ottica di sviluppo sostenibile:

  • Economia Circolare,
  • Green Economy,
  • Bio-Economy,
  • Cleaner Production,
  • Industrial Ecology.

Tra questi, recentemente si è affermato con maggiore autorità il modello dell’Economia Circolare, che prevede il superamento del flusso lineare estrazione-produzione-uso-smaltimento tramite l’adozione di un approccio ciclico per materiali ed energia (Korhonen, Honkasalo, and Seppälä 2018).

In particolare, nel 2015 l’Unione Europea ha sviluppato un piano di azione per l’Economia Circolare volto a mantenere il più a lungo possibile il valore di prodotti, materiali e risorse all’interno del sistema, minimizzando nel contempo la generazione dei rifiuti (Commissione Europea, 2015). Questo piano di azione prevede un approccio olistico nei confronti dei prodotti, andando a considerare tutti le fasi del ciclo di vita, ponendo particolare attenzione al processo di progettazione dello stesso (eco-design e progettazione del fine vita).

È innegabile però che la tematica del consumo di risorse riguarda direttamente anche il singolo consumatore. Diventa fondamentale, quindi, comunicare efficacemente le performance ambientali di ogni prodotto, in maniera tale da fornire al consumatore le informazioni necessarie per una scelta consapevole.